Un punto importante da comprendere è che il Mudra che vi racconto oggi, non scaccia la causa della paura, bensì dissolve la paura-paura: è così saggio, infatti che non fa scomparire la situazione pericolosa, di per sé, perché così abbiamo modo di affrontarla, e crescere.
Scaccia la paura disfunzionale, quella che, quando ci abita e diventa enorme, travalica la valutazione dei dati reali.
Ecco, la potenza di Abhaya Mudra, che significa esattamente 'senza paura', sta proprio nell'unire un movimento connaturato all'umanità da sempre, tant'è che sembrerebbe essere una delle modalità più diffuse per raffigurare il divino, soprattutto in Oriente, con il senso di protezione e di crescita.
Scaccia la paura disfunzionale, quella che, quando ci abita e diventa enorme, travalica la valutazione dei dati reali.
Mica male come premessa, e come promessa, vero?
Per iniziare a comprenderlo, richiamo un'immagine nota a molti: avete presente il modo di salutare le folle della sempre immarcescibile Regina Elisabetta?
Ecco, ci somiglia [non vedevo l'ora che arrivasse l'occasione evocarla in un blog che tratta di Yoga, lo ammetto!]
Perché il palmo della mano rivolto in avanti, quando si incontra qualcuno, che sia una folla sconfinata - come nel caso dell'icona inglese - o uno sparuto gruppetto di pochi individui, dice, al di là delle differenze linguistiche, 'Hey, sono qui, vengo in pace'.
D'altro canto il palmo in avanti è anche un deciso segnale che dice 'Stop! Fermati lì dove sei!', come ci insegnano i vigili urbani.
Si fa così:
- Seduti nella nostra 'postura felice', cioè in modo comodo, che qui è particolarmente importante, perché la paura, diciamolo, è parecchio scomoda...
- Seduti nella nostra 'postura felice', cioè in modo comodo, che qui è particolarmente importante, perché la paura, diciamolo, è parecchio scomoda...
- La mano sinistra in grembo, col palmo verso l'alto, come se contenesse una ciotola che non vogliamo rovesciare;
- Il dorso della mano destra in appoggio, inizialmente, sul palmo sinistro, poi piano, quando sentiamo di muoverci, il braccio destro inizia a ruotare, mantenendo il gomito e la spalla rilassata, fino a quando il palmo della mano destra non si trova rivolto in avanti; può essere all'altezza del viso, o della spalla destra.
È importante mantenere spalle e mandibole ben rilassate.
Possiamo visualizzare, come mi suggeriva la mia Maestra tanto tempo fa, che il palmo destro diventi uno specchio, sul quale si riflette la nostra paura, finendo proiettata fuori dai confini dell'Universo. Quest'immagine si è sempre rivelata molto efficace, nel mio caso.
Possiamo integrare il Mudra con il respiro e visualizzare ad ogni inspiro una luce che dall'universo scende in noi e ad ogni espiro esce attraverso il palmo della mano destra, distruggendo la nostra paura.
Se non avete inclinazione per la visualizzazione, non ha importanza: Abhaya Mudra è così 'congenito' in noi che basta ascoltare il proprio respiro e mantenerlo finché il nostro stato d'animo non sarà quieto, e la paura scomparsa.
La meditazione può proseguire anche restando nel Mudra, finché è comodo, finché è piacevole.
Raccontatemi com'è andata!