Ha lo sguardo limpido e i ricci raccolti, ha voce e modi gentili.
Esile, a guardarla qualcuno la direbbe una che parte abitualmente per le spiagge di qualche costa turistica.
Invece lei ama la montagna difficile dell’arrampicata e, quando parte, non va ai Caraibi.
Quando parte, lei, va in Ruanda.
Ci va con valige enormi, che riempie all’inverosimile di vestiti per bambini: un abbraccio per gli orfani di un paese insanguinato.
Va in Ruanda e poi racconta con calma e semplicità la sua permanenza. Usa parole vibranti e misurate, perché, insieme ad ogni immagine che stringe il cuore, si apra anche uno scenario di speranza.
L’idea dell’iniziativa dal Benessere al Buon Vivere è nata dai suoi resoconti.
Testimonianze a bassa voce, retaggio di quell’istinto che i visitatori sviluppano subito in un paese dalle libertà soffocate e imprigionate, dove chi arriva impara a sussurrare per proteggere il coraggio di quelli che, qui, vivono e operano silenziosamente, per non dare nell’occhio. E ottenere il visto per il suo prossimo viaggio potrebbe diventare impossibile, se il suo nome venisse pubblicato.
Grazie al suo sguardo generoso, grazie alla grande disponibilità delle persone che hanno partecipato alla serata, ieri sera lo Yoga è andato molto lontano*.
Fino al cuore pulsante dell’Africa.
* abbiamo sostenuto l'associazione Jardin de los Ninos
Esile, a guardarla qualcuno la direbbe una che parte abitualmente per le spiagge di qualche costa turistica.
Invece lei ama la montagna difficile dell’arrampicata e, quando parte, non va ai Caraibi.
Quando parte, lei, va in Ruanda.
Ci va con valige enormi, che riempie all’inverosimile di vestiti per bambini: un abbraccio per gli orfani di un paese insanguinato.
Va in Ruanda e poi racconta con calma e semplicità la sua permanenza. Usa parole vibranti e misurate, perché, insieme ad ogni immagine che stringe il cuore, si apra anche uno scenario di speranza.
L’idea dell’iniziativa dal Benessere al Buon Vivere è nata dai suoi resoconti.
Testimonianze a bassa voce, retaggio di quell’istinto che i visitatori sviluppano subito in un paese dalle libertà soffocate e imprigionate, dove chi arriva impara a sussurrare per proteggere il coraggio di quelli che, qui, vivono e operano silenziosamente, per non dare nell’occhio. E ottenere il visto per il suo prossimo viaggio potrebbe diventare impossibile, se il suo nome venisse pubblicato.
Grazie al suo sguardo generoso, grazie alla grande disponibilità delle persone che hanno partecipato alla serata, ieri sera lo Yoga è andato molto lontano*.
Fino al cuore pulsante dell’Africa.
* abbiamo sostenuto l'associazione Jardin de los Ninos
Grazie cara Laura e a tutti i partecipanti alla serata di Este.
RispondiEliminaLe forme del dare sono infinite: tra queste l'ascolto è un "dare attenzione" che può far nascere nuovi movimenti e sovvertire le regole della matematica trasformando il "meno" del privarsi di qualcosa nel "per" del moltiplicare le risorse messe in gioco.
Nella mia esperienza africana ogni giorno c'era qualcuno che mi ringraziava per essere lì, per l'attenzione, per l'ascolto, per essere una "benefattrice"...con mio sommo imbarazzo per una lode del tutto immeritata.
Sento di restituire quel grazie sotto forma di testimonianza, dando voce qui a coloro che non possono averne laggiù.
A presto Africa (spero!)
om shanti
e :-)