martedì 30 novembre 2010

tana!


A volte accade di essere trovati, come se una mano enorme ci raccogliesse.
Il tempo si inverte e ci si trova a bere dell’acqua freschissima prima ancora di rendersi conto di avere una sete terribile.
Spesso sono stata (rac)colta, in questo modo inaspettato.
Settimane fa mi hanno trovata i colori liquidi di acquerello, donato da una persona speciale, che, dopo aver partecipato ad un incontro di approfondimento sul simbolo dell’Albero, ha messo su carta la sua sensazione: quel disegno, quei colori e quell’immagine sono esattamente lo specchio di una qualità sottile che non avrei mai saputo rappresentare in modo più appropriato.

Alcuni mesi fa mi hanno scovata gli occhi limpidi di una giovane donna, che gira sempre accompagnata da un cane bianco grosso e gentile, ed ha il cuore grande come le montagne del Sudamerica. La sua acutezza mi ha regalato il soprannome più divertente che abbia mai avuto (no, non lo scrivo!).
Dopo lo sguardo della donna, sono arrivate, dono dal cielo, le parole che un uomo ha scritto con amore autentico per la tradizione spirituale di un luogo a dodicimila chilometri da casa sua. Tra le sue parole, alcune risuonavano con altre, incontrate nel mio cammino di cercatrice lungo una strada antica.
Dopo lo sguardo, dopo le parole, sono giunti gli occhi, incredibilmente puliti, di un gruppo di persone molto diverse tra loro, ma tutte disponibili a mettersi in gioco nell'incontro tra due tradizioni spirituali. Alcuni hanno valicato confini, per partecipare, alcuni hanno cercato alloggio, altri hanno faticosamente sgusciato dalle incombenze due interi giorni, altri ancora hanno zippato gli impegni, per essere presenti il più possibile.

Oggi sono stata, di nuovo, trovata da un'immagine. Si tratta di “matrimonio in perfetto equilibrio”, giunta in regalo, con la stupefacente sincronicità che da sempre contraddistingue gli scambi con Giacomo Belcari, geniale autore.


Grazie a chi mi ha scovata, negli anni, nei luoghi più curiosi, attraverso o nonostante le coincidenze più strane che la Vita ha messo sulla mappa.


giovedì 25 novembre 2010

trentasette


mi è venuto di pensare a lei.
mi capita, naturalmente, ma ieri è stato diverso.
attraverso il suo corpo sono arrivata alla luce; anni più tardi (o un attimo dopo) il suo respiro si è spento sul mio.
ieri mi è venuto di pensarla, e non c'era nostalgia.
con gratitudine, l'ho pensata.
per la fatica fatta nel portarmi in grembo.
per quella sorta di lotta che il mettere al mondo inevitabilmente comporta.
ieri, l'ho pensata senza alcuna sensazione di carenza; ieri, l'ho pensata con pienezza, per ogni cosa ricevuta e, soprattutto, per quelle ore trascorse, insieme, a nascere.

Abhaya Mudra - il Sigillo che scaccia la paura

Un punto importante da comprendere è che il  Mudra che vi racconto oggi,  non scaccia la causa della paura , bensì dissolve la paura-pa...